Affitto conto mutuo o affitto a riscatto: miniguida

Comprare casa? Negli ultimi anni riuscirci senza avere accantonato un capitale adeguato è diventata impresa assai ardua, soprattutto per la fascia più giovane della popolazione, che per ovvi motivi non ha ancora avuto il tempo di accumulare un importo sufficiente a coprire l’acconto per un mutuo ordinario.

Una soluzione anticrisi per andare incontro a queste situazioni però esiste, e la si trova nell’affitto conto mutuo, o più genericamente affitto a riscatto.
Questo tipo di opportunità, è stata ideata per dare una smossa al mercato immobiliare (nonostante molte persone cerchino casa, l’offerta degli immobili è altissima), alle famiglie così come ai giovani.

La soluzione viene adottata per agevolare l’acquisto di una casa, è molto diffusa all’estero e sta prendendo piede solo negli ultimi anni nel Nord Italia, ed è un metodo validissimo che sostanzialmente da all’acquirente il tempo utile a rafforzare la propria posizione economica in vista del mutuo stesso.

L’affitto con riscatto è un “semplice” contratto stipulato tra il costruttore e l’acquirente, che previo accordo sul prezzo, consente al privato per un periodo di 2-4 anni di vivere nell’immobile pagandone l’affitto.
Al termine di questo periodo da “affittuario”, il privato in realtà si troverà ad avere pagato l’acconto per il mutuo (ovviamente la banca dovrà fare da garante negli anni di locazione contro erogazione del mutuo alla fine di tale periodo).

Su http://sceltamutuionline.it si potrà approfondire meglio che due sono le forme contrattuali per questa soluzione.

  • Rent to buy: il contratto di affitto è antecedente a quello di vendita. Il venditore accetta di contro la rateizzazione dell’importo e rimane proprietario fino al vero e proprio atto di vendita.
    In questo caso l’importo dell’affitto è un pò più alto della futura rata del mutuo.
    Buy to rent: si procederà immediatamente alla vendita ad un prezzo dilazionato, ma con la garanzia, data al venditore, che se l’acquirente non dovesse adempiere ai suoi obblighi, potrà tornare ad essere proprietario a tutti gli effetti dell’immobile.
    Questa formula è la più utilizzata e prevede la firma di due contratti differenti: uno di affitto con durata massima di dieci anni che concede la possibilità, previo accordo tra le parti, di “terminare” o meno la fase di acquisto da parte del locatore. Infine un secondo contratto “preliminare” per la futura vendita.